“(La passione amorosa è un delirio; ma il delirio non è poi così straordinario; tutti ne parlano e ormai non fa più paura. Enigmatica è semmai la perdita di delirio: dove porta?)”.
Frammenti di un discorso amoroso; Roland Barthes
C’è una lettera di Franco Fortini a Pier Paolo Pasolini che si conclude con queste parole “accettare i termini degli avversari vuol dire farsene complici”. Una cosa che mi piace tanto di Kid Gamma è il fatto che di dissing, di andarsi a cercare faide, di andare allo scontro, al conflitto fine a se stesso, non sembri importargli assolutamente niente. Mezz’Ora è un pezzo di due minuti e mezzo dritti e quadrati di R&B contemporaneo, in cui si sente un timbro dolciastro, ma non melenso, miele d’acacia. Suoni tondi, un testo che parla di quotidianità, di trench, di ragazzi, di sigarette, facile da ascoltare ma non banale. Kid Gamma fa il musicista, gioca con la musica, con le parole, con la voce, e questo basta. Un po’ Chris Brown, un po’ Wyclef Jean, con qualcosa di latino nelle percussioni, Mezz’Ora è un brano che parla con distacco di una felicità passata, senza doversi inventare metafore complesse, ma con l’immediata freschezza di un giovane artista.