“Mare, mare mare voglio annegare
Portami lontano a naufragare
Via, via, via da queste sponde
Portami lontano sulle onde”.
Ho ascoltato in anteprima Mare d’Inverno di Alberto, in uscita il 05/03, un pezzo pop, fresco e divertente, che scrive un cahier di riflessioni intime. Il mare d’inverno è una sensazione, una sfumatura, un sentimento, due gambe accavallate. Mare d’Inverno è un pezzo che guarda scanzonatamente all’indie italiano e lo fa con una leggerezza sottile: un bel giro di chitarra, il fischiettare di una domenica pigra e la voce di Alberto, tutto parla di una storia che sembra una giornata legata con un nastro rosa ad una vecchia 500 lanciata su una litoranea mediterranea.
Abbiamo bisogno di pezzi pop sognanti, di preludi di gioia, di piccole elegie sussurrate, Mare d’Inverno è una bella promessa, un balsamo che lenisce ferite invisibili, un pezzo da sentire e risentire in macchina mentre, pensosi sotto una pioggia battente, si stringono le mani in attesa che la felicità ci colpisca.
Ph. Fabrizio Milazzo.