Energia, colori, psichedelia, strumenti fai-da-te, originalità e una vagonata di talento: ecco a voi i KOKOKO!
Un collettivo di musicisti, Capitanati da Débruit (produttore francese ed “esploratore musicale”) residenti a Ngwaka, uno dei sobborghi di Kinshasa, l’elettrica e caotica capitale della Repubblica Democratica del Congo (RDC).
Il loro secondo EP, “Tongos’a” è uscito il 20 ottobre su ICI, ed è un viaggio esplorativo sui temi della sopravvivenza nell’attuale clima politico della RDC.
Si apre con “Tongos’a” (“fino alla luce del mattino”), una spettacolare canzone del ghetto, rabbiosa, dai suoni acidi e duri, dai ritmi ossessivi, con una calda e ipnotica linea di basso ripresa da un motivo folcloristico del repertorio della tribù Mongo.
Il brano è diventato un hit tra gli Yanké (teppisti) dei sobborghi di Kinshasa, grazie anche alla voce trattata e riverberata del cantante Love Lokumbe.
Su “Likolo”, la cantante solista Makara Bianko adatta un canto funebre tradizionale dalla sua etnia Bateke e lo trasforma in una richiesta di distacco e spiritualità, ironizzando sulla vanità umana: “siamo tutti corpi nudi sotto il cielo / sappiamo tutti come andrà a finire”. La canzone è ironicamente ancorata nella frenetica realtà di Kinshasa, dove la ricerca di denaro è tutto.